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Visione Argomento Storia Amiga. Parte II
Da MisterX
Di Giovedì 25 Ottobre 2007 00:00
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Da MisterX
Di Giovedì 25 Ottobre 2007 13:49
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Da MisterX
Di 16/04/2016 13:02
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L'Inizio degli anni "90"
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1990

  Il 1990 fu l'anno di lancio del primo sistema multimediale con CD-ROM integrato al mondo l'Amiga CDTV.
  Era un Amiga 500 con kickstart 1.3 con un lettore CD-ROM. Di facile utilizzo grazie ad un apposito telecomando in dotazione.
  CDTV è l'acronimo di Commodore Dynamic Total Vision (nome in codice: "babe" come dal progetto durato 9 mesi di sviluppo). Commodore sperava di introdurlo in gran numero nelle case di chi non aveva dimestichezza con un vero
computer ma il risultato finale fu che il prodotto non fece presa nel pubblico, in parte perchè era più costoso di un Amiga 500, e in parte perchè il software non "valeva la candela".
  Furono resi disponibili alla vendita non più di 50 titoli su CD ma, nessuna delle applicazioni era migliore
delle equivalenti versioni distribuite su dischetto.
  Nel 1990 però i PC ed i Macintosh cominciarono ad avvicinarsi ad Amiga, alcuni programmi a 256 colori in alta risoluzione su quei computer cominciarono a far sembrare datato quello che una volta era un computer innovativo.
  La risposta della Commodore fu l'Amiga 3000, un nuovo Amiga con microprocessore Motorola 68030 ed interfaccia SCSI, in più era dotato di una visualizzazione ad alta risoluzione non interlacciata e finalmente il primo Amiga totalmente 32 bit. Forse però il miglioramento più importante dell'Amiga 3000 fu dato dall'introduzione della
versione 2.04 del sistema operativo, che diede un nuovo look ad Amiga ed ha reso il Workbench più potente e più
piacevole da utilizzare.
  Questa nuova versione del sistema operativo è in seguito diventata attiva su tutta la linea di computer Amiga. Grazie alla famosa scheda video Toaster per il rendering 3D prodotta dalla Newtek in accoppiata con il software Lightwave 3D, (sempre Newtek) l'Amiga spadroneggiava anche fuori dai campi prettamente informatici: nella musica (venne prodotto il primo video musicale interamente in computer-grafica), nel cinema (negli effetti di Jurassic Park,
Star Trek ed altri colossal) nonchè in televisione (gli effetti della serie di telefilm "Babylon 5" furono realizzati
totalmente con Amiga, così come in "Sea Quest").

1991

  Alla fine del 1991 fu lanciato Amiga 600, un'Amiga a basso costo basato sul chipset ECS e pensato per un utenza casuale e poco esigente, questa macchina fu piazzata come erede naturale dell'Amiga 500.
  La CPU utilizzata fu ancora il Motorola 68000 e assemblatura per ragioni di economicità da parte della
Commodore fu basata su una tecnologia a montaggio superficiale nella scheda madre.
  Furono aggiunte anche delle uscite RF e video composito.
  Fu la prima macchina con controller IDE (per Hard Disk da 2 1/2") e slot PCMCIA integrati on-board.
  Probabilmente, visto il numero di pezzi venduti, Il maggiore handicap dell'Amiga 600 fu quello di non avere un tastierino numerico, per contenerne l'ingombro. Verso la fine dell'anno fu lanciato anche un Amiga 600 con hard disk integrato, con questa piccola aggiunta questo modello di Amiga divenne un vero e proprio gioiellino.
  Verso la fine del 1991 fu rilasciato anche l'A570, un lettore CD-ROM collegabile all'Amiga 500 e 600.

1992

  L'11 Settembre 1992 al World of Commodore Show (Pasadena California), Commodore presentò la prima macchina con il nuovo chip-set AGA (Advanced Graphics Architecture).
  L'AMIGA 4000; esso fu il più significativo balzo tecnologico dai tempi in cui venne introdotto il primo modello Amiga nel 1985. La Commodore annunciò anche il rilascio della versione 3.0 del sistema operativo AmigaDOS e l'AmigaVision, un sistema di Authoring professionale.
  L'Amiga 4000/040 fu venduta a dicembre al prezzo di 3699 dollari negli Stati Uniti. In essa fu sostituito il controller SCSI (tipico dell'Amiga 3000) con una più economica versione IDE.
  Furono introdotti i nuovi processori Motorola 68040 a 25/33/40 Mhz (20-25-30 Mips) con in aggiunta un Hard-Disk "Segate ST3144A da 3.5" da 120MB.
  Il disco fisso era già pre-formattato, 8 Megabytes furono riservati alla partizione (Workbench) contenente il nuovo Workbench 3.0, e 112 Mb furono lasciati per la partizione di lavoro (Work).
  Il drive per i dischetti era a doppia velocità e ad alta densità.
  Fu impiegata la tecnologia SIMM per migliorarne la possibilità di upgrade e di default furono inseriti 4 MB di Ram. Pochi mesi dopo uscì l'Amiga di fascia bassa, l'AMIGA 1200 in pratica simile all'Amiga 600 ma con un
microprocessore più veloce e chipset AGA il più moderno Motorola 68020 (68ECO20 senza coprocessore matematico) a 14 Mhz (da 3 Mips) e 2 Mb di Ram (Video) integrati e soprattutto munito di tastierino numerico.

A1200
  Fu rilascita come macchina a basso costo, era dotata di un bus pienamente a 32 bit, come Amiga 3000 e
contrariamente all'Amiga 500/600 che invece possedevano un bus dati e indirizzi a 16 bit e il più lento Motorola 68000 a 7 Mhz.
  L'Amiga 1200, fu senza dubbio uno dei modelli meglio riusciti.
  Venduta al prezzo base di 599 dollari negli Stati Uniti, aveva un controller IDE ed uno slot PCMCIA come
l'Amiga 600, più uno slot di espansione accessibile dal coperchio inferiore per eventuali schede acceleratrici, inoltre era incluso l'Amiga DOS v3.0.
  Sia l'Amiga 4000 che l'Amiga 1200 utilizzavano il chip-set AGA, ed erano quindi capaci di visualizzare 256
colori in hi-res (alta risoluzione) partendo da una palette di 16.8 milioni di colori.
  Esisteva anche una modalità chiamata HAM-8 in grado di andare oltre ai 256 colori standard (una modalità molto vicina alla profondità di colore dei 24 bit). Bisogna anche dire che anche paragonando lo stesso numero di colori il nuovo chip-set AGA era comunque molto più performante rispetto al vecchio ECS.
  Il blitter dell'AGA era molto più veloce ed inoltre era in grado di gestire molta più grafica simultaneamente.

3.0
  Sia l'Amiga 1200 che l'Amiga 4000 montavano Amiga Dos v3.0 e il nuovo Workbench 3.0.
  Tale versione includeva Cross-Dos di default (una commodity per la lettura/scrittura di dischetti PC) e
supportava tutte le nuove modalità grafiche AGA.
  In Amiga OS 3.0 fu aggiunto un nuovo sottomodulo chiamato datatypes, che permetteva ai programmi di accedere ai dati in un numero illimitato di formati. Un altra utile aggiunta fu la localizzazione, (presente fin dalla versione 2.04) che permise al Workbench 3.0 ed i programmi che la utilizzavano di poter facilmente utilizzare molteplici linguaggi.
  Altri basilari programmi furono il Multiview per la visualizzazione dei dati con i datatypes (formati audio,
video mpeg e grafici quali postscript, jpeg, gif ecc...), l'Installer per l'installazione guidata e automatica dei pacchetti software.
  Vi era incluso anche un nuovo filesystem, il DCFS (Directory Caching File-System).
  Per la prima volta su un Sistema Operativo era possibile anche impostare un'immagine di sfondo a piacere sul desktop in modo simile a quello che avviene oggi sotto altri sistemi come Windows, Apple Macintosh e Linux.
  Qualche tempo dopo Commodore lanciò inoltre una versione economica dell'Amiga 4000, l'Amiga 4000/030, con la sola differenza di montare la CPU Motorola 68EC030, ovviamente con la possibilità, successivamente, di upgradare tale CPU, semplicemente sostituendo la piccola scheda dove risiede la CPU con una più performante, magari con un 040 o 060 come tantissimi hanno fatto con il loro Amiga 4000 senza dover cambiare tutta la scheda madre, (quello che succedeva in tutti gli altri computer Apple e Windows).

1993

  L'ultimo prodotto commercializzato dalla Commodore fu l'Amiga CD32

cd32
  La Commodore vista la fortissima ascesa sul mercato delle console a 16 Bit quali Sega Mega Drive e Super Nintendo, ascesa che tra l'altro stava piano piano minando la popolarità di Amiga nel settore ludico, lanciò a sorpresa la prima console a 32 Bit della storia, il già citato Amiga CD32. Il CD32 non era altro che un Amiga 1200 AGA dotato di CD-ROM a doppia velocità (2X), ma senza tastiera e drive interno.
  L'Amiga CD32 infatti era una pura e semplice console, come nei progetti iniziali degli ingegneri della "Hi-Toro" si trattava quindi della trasposizione a 32 Bit del sistema Amiga CDTV lanciato con scarso successo da Commodore qualche anno prima.
  Va detto comunque che l'Amiga CD32 portò una ventata di novità sul mercato infatti oltre al supporto CD (una vera e propria novità per l'epoca) era possibile tramite un'apposita scheda aggiuntiva MPEG, la visione di film su CD in formato MPEG-I.
  Per finire il nuovo Amiga CD32 aveva un nuovo chip-set grafico (stranamente non inserito nei linea dei computer AGA) denominato "AKIKO".
  Questo chip-set era in grado di convertire la grafica "Bitmap" (tipica dei PC) a quella "Planar" (tipica
dell'Amiga), il nuovo chip-set fu introdotto da Commodore per permettere agli sviluppatori di avere vita più facile durante un eventuale conversione grafica dai PC in forte ascesa all'Amiga CD32.
  Il problema maggiore però era dato dal fatto che i giochi disponibili per il CD32 erano molto simili se non
identici (a parte qualche aggiunta di colore dovuta all'AGA o qualche strato in più di parallasse oltre alle logiche
migliorie audio dovute al supporto CD) a quelli prodotti per l'Amiga 500, infatti nonostante l'uscita delle macchine AGA, la maggior parte degli sviluppatori scriveva ancora giochi per macchine ECS rallentando notevolmente la crescita di Amiga e il progressivo abbandono delle software house a favore dei PC e delle console.
  Nel dubbio fra comprare una console Amiga a 700 mila lire oppure un computer Amiga 1200 allo stesso prezzo
avendo così tra l'altro anche tutte le potenzialità offerte dal secondo portò alla scelta dell'Amiga 1200 da parte
degli utenti, o addirittura all'abbandono definitivo di Amiga a favore delle altre piattaforme in ascesa.
  L'Amiga CD32 infatti fu un insuccesso (almeno in Italia visto che la Commodore riuscì a piazzarne solo 15.000) Verso la fine del 1993 Commodore rilasciò anche una periferica per questa console chiamata SX-1 in grado di trasformare il CD32 in un Amiga 1200, (in pratica si trattava di un KIT contenente tastiera, floppy e sistema operativo)
  La Commodore da qualche tempo cominciava ad avere dei problemi econonomici, il fiasco commerciale di alcune macchine come il CDTV, l'appena citato CD32 e l'Amiga 600 cominciò a provocare forti scosse nell'azienda di Wes Chester. Il popolo informatico intanto si divise in due fazioni: Amighisti e PCisti.
  Dapprima l'Amiga rivaleggiò senza confronti sui PC i quali pur disponendo di microprocessori potenti, non avevano chip grafici dedicati in grado di muovere grafica 2D per cui tutto il lavoro di "spostamento" della grafica soppesava sul processore che doveva di conseguenza essere molto più potente rispetto alla controparte Amiga per permetterne le stesse performance ! (infatti a livello grafico un'Amiga 1200 con 68020 a 14Mhz era addirittura
SUPERIORE ad un PC 486 DX2 66Mhz e costava meno della metà) con conseguenza che i giochi per PC non erano neanche un quinto di quelli disponibili per Amiga...
  Tralasciando poi le strordinarie capacità multitasking del Workbench che solo alcuni anni dopo si sarebbero rilevate straordinariamente "fuori da ogni tempo".
  Proprio questi anni furono l'età d'oro dell'Amiga.
  Nessuno poteva prevedere che nel giro di qualche anno la situazione si potesse ribaltare...
  Commodore intanto aveva un deficit finanziario di ben 107 milioni di dollari che si trascinava dalla fine del 1993. Amiga era ancora una macchina molto popolare.
  Nel 1992, Commodore vendette circa 800.000 Amiga (il 17% in più del 1991) e nel 1993 il 20% rispetto al 1992.

  Nel frattempo la ID Software stava per programmare DOOM per PC, una nuova era ludico-informatica stava per
cominciare...

1994.

  L'Inizio della Fine.

  La Commodore annunciò di avere gravi difficoltà finanziarie che avrebbero potuto portarla alla bancarotta o alla liquidazione. Commodore stava perdendo 8.2 milioni di dollari. Il pacchetto azionario si svalutò da 28 dollari a 0.75 dollari per azione in meno di 24 ore. La borsa valori di New York bloccò la trattazione dei titoli Commodore.
  Fino alla metà del mese di Aprile, Commodore stava ancora producendo l'Amiga 4000, Amiga 1200 e l'Amiga CD32; gli ingegneri stavano continuando lo sviluppo del nuovo chip-set AAA.
  Il chip-set AAA fu progettato per essere un grande salto tecnologico rispetto all'AGA, (tra le features più
interessanti furono introdotti i 24 bit di profondità di colore, risoluzioni a più di 1280x1024, 16 bit audio in
qualità CD).
  Purtoppo però l'AAA non venne mai ultimato, anzi nel 1992 lo sviluppo andò scemando con lo scopo di essere
abbandonato definitivamente a favore del progetto "Hombre" che doveva riportare Amiga ai vecchi fasti.
  Già dagli anni '90 la Commodore non navigava in buone acque a causa di una sbagliata gestione del Marketing,
quest'ultima a sua volta non era altro che una gestione errata del Target (fascia di utenti) di Amiga e sbagliata
pubblicità. Ai quali si possono aggiungere il lancio di prodotti quali il CDTV prima e il CD32 dopo, che furono solo di peso morto al bilancio.
  C'è chi dice addirittura che i capi della Commodore siano stati corrotti e che avrebbero ricevuto "un aiuto" a chiudere i battenti da tutte quelle società rivali di Amiga sin dalla sua nascita.
  Alla fine del 1994 Commodore pressata dai creditori andò in bancarotta volontaria !...
  La grande C= se ne andò, lei che aveva segnato la storia degli Home Computer. L'unica (sino ad oggi) ad essere stata in grado di competere con hardware e O.S. proprietari, ai monopoli Intel e Microsoft.
  Il 26 Aprile 1994 chiuse la divisione ingegneristica.
  Nel Maggio 1994 si sparse la voce secondo cui Samsung si interessava all'acquisto di Amiga ma poi si ritirò
quando si accorge che altre compagnie erano in trattativa con offerte inferiori alla loro.
  Il 20 Giugno 1994 il "creatore" di Amiga Jay Miner morì al El Camino Hospital In Mountain View. La causa del
decesso fu per arresto cardiaco come risultato di una lunga serie di complicazioni.

  Luglio 1994: Amiga Convention 94, avviene in Quebec, Canada. Il liquidatore finalmente ricevette quattro proposte di acquisto della Commodore da parte di Amstrad, Philips, Samsung e Commodore UK. (divisione inglese) Ma la corte di Bahamian respinse le proposte trasferendo il procedimento nella città di New York.

  Settembre - Novembre 1994: altre voci di compagnie disponibili ad acquistare Commodore quali Atari, Sony e altre.
  Alla prossima !
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